È morto Giuseppe Picci, il 69enne che lo scorso aprile era stato colpito dal figlio Alberto con un fucile subacqueo a Santa Maria Coghinas.

La Procura della Repubblica di Sassari ha disposto ulteriori accertamenti per capire se il decesso sia in qualche modo da collegare a quell’aggressione.

Era l'alba del 27 aprile 2022 quando il 48enne cagliaritano ridusse in fin di vita i genitori, Giuseppe Picci e Maria Giovanna Drago, colpendoli con una fiocina e forbici da pesca. I due, salvati per un pelo, sono stati sottoposti a un lungo percorso di riabilitazione in una casa di cura specializzata. Il padre in particolare aveva subito un delicatissimo intervento chirurgico al Santissima Annunziata di Sassari.

Tre settimane fa il giudice per le indagini preliminari, Gianpaolo Piana, ha deciso che l’imputato, su cui pende l’accusa di duplice tentato omicidio, sarà giudicato con rito abbreviato. Fissata al prossimo 13 aprile l'udienza per la discussione. Nella stessa seduta era presente anche Alberto Picci, al momento detenuto a Bancali.

Arrestato dai carabinieri della Compagnia di Valledoria, in stato confusionale, nell'udienza di convalida disse di non ricordare nulla: «Se ho fatto quello che dite, l'ho fatto involontariamente, non è dipeso da me».

Una perizia ne ha stabilito la parziale incapacità di intendere e di volere e la pericolosità sociale
(Unioneonline)

Tutti i dettagli su L’Unione Sarda in edicola

© Riproduzione riservata