Oltre cento chilometri di costa ripuliti dai materiali spiaggiati durante l’anno sul litorale dell’isola dell’Asinara. È giunta a conclusione l’operazione "Spazzamare" che mira a ripulire lo specchio acqueo dell'Area marina protetta dai rifiuti galleggianti, oggetti inquinanti e materiale plastico depositato nei fondali. L’intervento si estende anche sulle coste dell’isola dove spesso vengono recuperati attrezzi da pesca abbandonati in mare.

Quest’anno il bottino della raccolta rifiuti è risultato composto anche da un vecchio motore fuori bordo adagiato sul fondali marini e recuperato grazie alla professionalità degli operatori. Tra i rifiuti raccolti grandi quantità di plastiche, un grosso cavo, residui di canoe e materiale di ogni sorta.  

Il progetto finanziato dal ministero dell'Ambiente ha una durata annuale e prevede l'utilizzo di una imbarcazione attrezzata, con due persone qualificate a bordo in grado di comandare l'operazione e tutte le attività previste. Il recupero dei rifiuti avviene sia a mare, tramite raccolta manuale con coppo, sia sul litorale ad opera degli addetti contrattualizzati nel progetto. Le acque cristalline dell’Asinara hanno consentito di avvistare alcuni oggetti dall’imbarcazione.

L'intervento viene svolto in collaborazione con la Capitaneria di Porto e il Corpo forestale della Regione, personale che interviene in particolare per la rimozione di materiale pesante depositato nei fondali. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del progetto comunitario Clean Sea Life e si svolge con il supporto della guide del Parco e degli studenti delle scuole del territorio.

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