«Nell’apprendere la notizia della riapertura notturna del Pronto Soccorso da domenica, non nascondo un po’ di amarezza per il ritardo rispetto ai tempi inizialmente prospettati, unita all’impotenza operativa degli amministratori locali».
Lo dichiara il sindaco di Ozieri, Marco Peralta, dopo la notizia della riapertura del Pronto Soccorso dell'ospedale Antonio Segni.

«I mezzi di sensibilizzazione e protesta sono attuabili e sempre disponibili all’occorrenza ma si sono rivelati comunque nell’immediatezza poco efficaci. In questo senso, penso di interpretare il senso comune della gente - aggiunge il primo cittadino -. Si avverte un senso di precarietà determinato sia dall’impossibilità dell’apparato amministrativo sanitario di canalizzare il proprio personale secondo le esigenze anche contingenti dei  singoli ospedali sia delle facoltà pressoché illimitate dei medici di poter scegliere la propria destinazione, legittimo diritto che però ritengo debba cedere il passo al prioritario interesse generale».
«I medici voglio dirlo a chiare lettere – prosegue Peralta - devono mostrare più senso di responsabilità e di servizio. Queste amare considerazioni le ho peraltro manifestate in tutte le sedi e con i vari interlocutori.  È ora che  tutti si assumano le proprie responsabilità».
«Tutto il lavoro di mediazione e studio di soluzioni portato avanti in questi frenetici giorni con i vari soggetti interessati, hanno prodotto un solo giorno di anticipo della riapertura rispetto all’andata prefissata. Un risultato non soddisfacente anche se ritengo che un solo minuto di anticipo di riapertura sia sempre tempo guadagnato per la Sicurezza ed assistenza ed ai cittadini - conclude Peralta -. Auspico dunque che si approntino soluzioni più sicure e definitive sia per la stabilità futuro del Pronto Soccorso sia per più celeri e pronte risposte per tutti questi casi di emergenza: soluzioni che attualmente non ritengo degne di una società civile».

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