Veri custodi della tartaruga, la scultura simbolo di Balai Vicino, i volontari Angelo Dedola e il cognato, mastro Antonio Congiata, hanno rimesso a lucido l’opera che volge il suo sguardo verso il mare. L’intera comunità di Porto Torres insieme all’amministrazione comunale ha ringraziato  gli artigiani che come ogni anno si sono alzati di buon mattino per occuparsi del restauro.

Sapevano già dove intervenire, conoscono la tecnica, i particolari dell’intervento, un insegnamento ricevuto dallo scultore Benito Lazzarini, creatore dell’opera. Originario di Siracusa, il maestro Lazzarini divenne  portotorrese a tutti gli effetti dopo essersi trasferito in città per lavoro, nel 1968.

Dopo la sua morte, i due amici hanno ereditato la sua missione prendendosi cura delle opere che, ogni anno, restaurano in ricordo dello scultore che ha donato la propria arte per arricchire la città.

Due le sculture create dall’indimenticato Lazzarini: il Delfino dello Scogliolungo e la Tartaruga di Balai. Il primo era nato, quasi per scherzo, nella notte del 1 aprile 1986 ma piacque talmente tanto alla città che fu deciso di non rimuoverlo. Dopo alcuni anni nacque l’idea della tartaruga, esemplare di caretta caretta come tante liberate nel Golfo dell’Asinara. 

© Riproduzione riservata