«Quella firma non è sua»: Sassari, donna assolta dall’accusa di truffa
Una 41enne scagionata dopo una perizia calligrafica. Al centro del caso un presunto raggiro da 31mila euroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una firma per l’innocenza. Si è concluso oggi in tribunale a Sassari un processo per truffa a carico di una 41enne assolta per non aver commesso il fatto. La donna era accusata di aver proposto, via telefono, una serie di investimenti su una piattaforma online, poi rivelatasi inesistente. A cadere nel tranello un uomo che aveva versato 4 bonifici bancari per un totale di 31mila euro su conti correnti bancari esteri.
I soldi spariscono, lui non ha alcun introito dall’operazione e parte la denuncia.
Sul banco degli imputati finisce la donna a cui sarebbe stata intestata la sim da cui provenivano le telefonate. E qui entra in gioco la firma del contratto, che diventerà la prova regina. In tribunale infatti l’avvocato difensore, Gaetano Paoletti, chiede che la sua assistita firmi davanti alla giudice Anna Pintore.
L’autografo lascia pochi dubbi: si tratta di una mano del tutto diversa da quella presente nei documenti. Fatto confermato anche dalla perizia grafica decisa dalla giudice e che nel pomeriggio di oggi ha portato all’assoluzione per la signora, come tra l’altro sollecitato pure dalla pm Alessia Sanna, per non aver commesso il fatto.