Un rischio per la biodiversità, i rifiuti nel mare minacciano l'ambiente, plastica e materiale inquinante a cui l'associazione Clean Sean Life ha deciso di dichiarare guerra. Lo fa dal 2016 con un programma Life di cui è capofila il Parco nazionale dell'Asinara che porta avanti l'iniziativa insieme ai partner: Conisma, Fondazione Cetacea, Legambiente, MedSharks e Mpnetwork.

Un progetto cofinanziato dall'Unione Europea che terminerà nel 2020 con la collaborazione di pescatori, subacquei, diportisti e cittadini, tutti in prima fila per promuovere la campagna di sensibilizzazione evidenziando in particolare le aree protette e le zone dove l'accumulo di rifiuti mette a rischio l'ecosistema.

Clean Sea Life ha fatto tappa ancora una volta a Porto Torres, e questa mattina un primo incontro nella sede della Capitaneria di porto è servito per programmare insieme al Parco Asinara, Port Authority, Comune di Porto Torres e pescatori della pesca a strascico della marineria turritana la seconda giornata della pulizia di coste e fondali dai rifiuti, tutto con la collaborazione delle scuole medie cittadine protagoniste della pulizia delle spiagge.

Il prossimo 24 gennaio la "squadra" sarà impegnata nelle attività di bonifica, una giornata di pesca vissuta all'insegna della tutela dell'ambiente con l'obiettivo di cambiare le abitudini nei confronti del mare. "Plastica e rifiuti verranno conferiti nella banchina del porto commerciale dove il materiale raccolto durante la nottata verrà analizzato in dettaglio per capire le componenti e da dove hanno origine i rifiuti - spiega la coordinatrice del progetto Clean Sea Life, Simona Clò - saranno l'Autorità di sistema portuale e il Comune di Porto Torres ad occuparsi dello smaltimento".
© Riproduzione riservata