Ancora polemiche per gli sversamenti sul lungomare Balai, il litorale di Porto Torres dove si stanno completando i lavori del progetto di “Realizzazione di un percorso pedonale per non vedenti e disabili" nel tratto compreso tra l'area della Renaredda e la chiesetta di San Gavino a Mare.

L'opera, il cui soggetto attuatore è la Rete metropolitana del Nord Sardegna, è stata affidata alla ditta In.Co S.R.L.Unipersonale di Quartu Sant’Elena per un importo di 962mila e 234 euro. Durante l’estate aveva destato preoccupazione e allarme lo sversamento di una sostanza di colore rosso che l’azienda aveva utilizzato per rifinire i marciapiedi e in seguito fini sulle rocce e infine in mare, nella località Trampolino.

«Si tratta di un ritardante, una sostanza che non è né tossica né inquinante per l’ambiente – assicura Simona Fois, assessora ai Lavori Pubblici – utilizzata per la maturazione del calcestruzzo e che permette al cemento di asciugarsi più lentamente evitando di spaccarsi».

L’episodio era stato segnalato alla Capitaneria di porto turritana che ha effettuato le verifiche con produzione della relativa documentazione necessaria. «La stessa Capitaneria ha ordinato delle prescrizioni, rispetto alle quali il completamento dei nuovi interventi dovrà essere fatto con degli accorgimenti maggiori, per evitare lo sversamento di questa sostanza», aggiunge l’esponente della giunta Mulas.

L’argomento è stato sollevato in consiglio comunale dai consiglieri Ico Bruzzi e Ivan Cermelli. I lavori erano stati consegnati nel gennaio del 2023 e nel mese di maggio si era già in stato avanzato di completamento dell’opera, poi una sospensione a causa delle temperature elevate. «Ad oggi si è concluso il contratto principale che prevedeva il compimento dei marciapiedi fino alla chiesetta di Balai vicino. Ma con le economie – prosegue Fois - avevamo pensato di bandire una nuova gara per il completamento dell’opera, prevista entro l’anno».  

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