Il ricordo di un uomo di sport, dalle grandi doti umane e di straordinarie capacità nell’organizzare manifestazioni di boxe.

A dieci dalla morte di Alberto Mura, maestro di pugilato e ispettore capo della Polizia di Stato a Porto Torres, la città festeggia con una tre giorni intitolata "Dieci Anni - Un soffio che alimenta la vita" .

Un grande evento che si svolgerà dal 15 al 17 dicembre, organizzato dal Boxing Club “Alberto Mura” con la collaborazione del Comune di Porto Torres, della Fondazione di Sardegna, della Regione Autonoma della Sardegna e della Federazione Pugilistica Italiana, nel decennale della sua scomparsa.

Il programma prenderà il via il 15 dicembre alle 18 nella Sala Filippo Canu con la presentazione di un libro di testimonianze su Alberto Mura, curato dal giornalista Gianni Bazzoni, e un mini documentario realizzato dal regista Mauro Fancello. Venerdì 16 e sabato 17, a partire dalle 19 e 30, ci si sposterà al Pala Mura per una manifestazione internazionale di boxe: il primo giorno è previsto il confronto "Sardegna Vs. Lazio", il secondo "Italia Vs. Belgio".

Alberto Mura, scomparso nel 2012 a 54 anni, è stato Ispettore Superiore della Polizia di Stato e responsabile del Posto Fisso di Polizia Frontiera Marittima di Porto Torres. Prima di diventare maestro di boxe ha svolto una buona carriera dilettantistica combattendo nella categoria dei pesi welter, nelle Fiamme Oro eccellenza della boxe italiana. Nella sua vita la boxe aveva un posto d’onore: allievo di Mario Solinas, ha creato dal nulla il Boxing Club Porto Torres ed è stato maestro, promoter e organizzatore di numerosi eventi pugilistici, ricordati ad oggi tra i migliori del panorama italiano. Nell’aprile del 2013 l’Amministrazione Comunale di Porto Torres gli ha reso omaggio intitolandogli il palazzetto dello sport.

La vicesindaca Simona Fois ha sottolineato come Alberto Mura meriti di essere ricordato come fedele servitore dello Stato e per i successi ottenuti in campo sportivo: «Credo sia giusto celebrare anche la sua spiccata sensibilità sociale, la sua attenzione verso gli ultimi e la capacità rigenerante e terapeutica del suo modo di allenare e tirare su talenti».

Luciano Mura, ex sindaco di Porto Torres e fratello di Alberto, ha ricordato la filosofia preventiva dell'approccio educativo del maestro di boxe, insieme alla sua visione dello sport come occasione per promuovere la sua città a livello internazionale. Gianni Bazzoni ha raccontato com'è nato il titolo dell'evento (Dieci Anni, un soffio che alimenta la vita) che sintetizza la grande eredità lasciata da Mura: «Ha manifestato ottimismo e speranza anche nelle ultime fasi della malattia. E il fatto che siamo qui a portare avanti quello che non era riuscito a completare dimostra che lui quella battaglia non l'ha persa». 

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