Carabinieri sulle tracce del piromane che a volto coperto ha appiccato l’incendio davanti alla casa dei titolari della ditta Domotica Ginatempo, in via Degli Ulivi a Porto Torres, cospargendo di benzina il furgone aziendale.

Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza, registrate intorno alle 2 della notte, tra giovedì e venerdì, si vede un uomo che con una bottiglia versa due litri di carburante sul mezzo e poi si dà alla fuga. Le fiamme divorano il furgone e l’intera attrezzatura contenuta all’interno, materiale del valore di circa 8mila euro.

Le lingue di fuoco raggiungono la serranda e l’auto aziendale, una Ford Focus che Davide Ginatempo, uno dei titolari della ditta, fa appena in tempo a spostare.

Allarmato dai vicini, di corsa esce fuori dalla propria abitazione, a piedi nudi sale sul mezzo e lo allontana poco più avanti. Le fiamme però avevano già danneggiato la Ford Focus e la serranda del laboratorio.

«Non abbiamo mai avuto problemi con nessuno, neppure un litigio», dice Rebecca Ginatempo, uno degli amministratori della ditta. «Ci hanno rovinato», ripete. «I miei genitori mi hanno insegnato il rispetto verso gli altri e soprattutto a non chiedere niente a nessuno», è lo sfogo di Davide Ginatempo, figlio del titolare della Domotica, l'azienda ereditata dal padre Claudio scomparso da otto anni. «Quando regalate questi gesti senza un precedente giustificabile pensateci due minuti», aggiunge rivolgendosi all'attentatore. «A te che per follia non sai che hai tolto il mezzo e gli strumenti, per assicurare un futuro a me e ai miei dipendenti, sappi che mio padre ti ha visto e purtroppo per te anche io. Penso di avere un futuro mentre tu no, caro mio».

La comunità scossa dall’episodio ha risposto prontamente alla richiesta di aiuto, mostrando la propria generosità nei confronti della famiglia colpita dall’atto vile. La raccolta fondi avviata ha consentito di raggiungere oltre 25mila euro

© Riproduzione riservata