Porto Torres, rimosso l'amianto dall'ex Cementir: via al piano di demolizione
Le operazioni di bonifica portate avanti dal Consorzio industriale provinciale di Sassari si sono concluse il 19 dicembre scorsoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Via l’amianto dal vecchio impianto industriale dell’ex Cementir, il cementificio dismesso nel 1983 che sorge in un’area di circa 42mila metri quadri, nella zona industriale di Porto Torres.
Le operazioni di bonifica portate avanti dal Consorzio industriale provinciale di Sassari si sono concluse il 19 dicembre scorso. Un intervento costato complessivamente 158.756,76 euro e reso possibile grazie ad un bando regionale che ha messo a disposizione 260mila euro.
Acquisito all’asta dallo stesso Consorzio industriale, la bonifica del sito rappresenta la prima fase da realizzare nell’ambito di una strategia più ampia che prevede la completa riqualificazione dell’intera zona.
«L’area è stata dapprima posta in condizioni di sicurezza e oggi, con la bonifica dall’amianto, sono state eseguite le operazioni preliminari per poter avviare le opere di decommissioning e caratterizzazione dell’intera area», spiega Valerio Scanu, presidente del Cipss.
«Per questo abbiamo predisposto il progetto definitivo e siamo alla ricerca del finanziamento per eseguire l’opera. Riteniamo l’area di alto valore strategico per la sua posizione sul retro-porto e per l’impatto positivo che la completa riqualificazione porterebbe sull’intero comparto».
Sull’area ex Cementir era stato, inoltre, ipotizzato un vincolo di natura paesaggistica e identitaria, seppure non presente nel Piano paesaggistico regionale, con valenza storico-culturale che ne avrebbe impedito il futuro utilizzo per scopi industriali. Nel corso del 2023 il Cipss ha proposto al Comune di Porto Torres la revisione della copianificazione del Piano Paesaggistico per le aree caratterizzate da edifici e manufatti di valenza storico-culturale.
Quindi con verbale trasmesso in data 19 dicembre 2023, sottoscritto da Regione, Ministero della Cultura e Comune, è stato perciò aggiornato il Repertorio del 2016, e oggi l’ex Cementir non risulta più presente tra le aree vincolate. «L’intervento di risanamento è ritenuto prioritario – aggiunge Scanu - e valutiamo la possibilità di accordi con privati che possano avere interesse a sviluppare attività inerenti l’economia portuale. Nelle previsioni del nuovo PRT in fase di realizzazione, infatti, le aree retroportuali nel rettangolo tra via Vespucci e Via Marco Polo saranno destinate ad attività legate a servizi portuali, cantieristica navale e logistica dei trasporti.