Porto Torres, Ordine veterinari: «Tigro vittima di inciviltà, più tutela per i gatti»
L’incontro ha ribadito l’importanza di un unico protocollo per una corretta gestione della popolazione felina in città con programmi di sterilizzazione e rilascioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«La legge Brambilla, in vigore da questo mese, punisce in modo esemplare coloro che si macchiano dei reati sui poveri gatti, compresi gli avvelenamenti, come è avvenuto per Tigro che, purtroppo, è una delle tante vittime dell’inciviltà».
E’ quanto dichiara Andrea Sarria, presidente dell’Ordine dei medici veterinari di Sassari, Olbia e Tempio, intervenuto sull’ultimo caso di avvelenamento di un gatto Porto Torres, un felino di nome Tigro morto dopo atroci sofferenze per aver ingerito un topicida, una sostanza fortemente tossica che lo ha ucciso in poco tempo. Sarria sottolinea come l’ultima Legge 82/2025 (Brambilla), che prevede pene pecuniarie cumulative a pene detentive per i reati di maltrattamento e uccisione di animali, «non coglie appieno l’opportunità offerta dalla modifica dell’articolo 9 della Costituzione che dal 2022 impegna il legislatore a tutelare gli animali e l’ambiente».
Concetti che sono stati ribaditi nel recente incontro tenutosi a Sassari presso la sala Angius del Comando della Polizia Locale di Sassari, alla presenza delle associazioni cattofile, del Comune di Sassari, rappresentato dall’assessore all’Ambiente Pierluigi Salis e dai medici veterinari, Andrea Sarria e Giuliana Pitzianti, che hanno analizzato l’attuale quadro normativo sulla tutela dei gatti.
«Sulla gestione delle colonie feline, patrimonio prezioso per la biodiversità urbana, che richiede attenzione e cura per garantire il benessere dei gatti che ne fanno parte», precisa Sarria «la loro protezione non è solo un atto di rispetto verso gli animali, ma anche un gesto di civiltà e responsabilità ambientale. Ogni contributo, piccolo o grande, può fare la differenza per garantire una convivenza armoniosa tra esseri umani, ambiente e animali (approccio One Health)».
É stato sottolineato il ruolo cruciale del referente di colonia comprensivo delle responsabilità chiave, come la salute degli animali, l’alimentazione e gli arredi dedicati, per evitare la dispersione di contenitori nell’ambiente (Ristogatti) e con puntuale ricambio dell’acqua di abbeverata, nonché il mantenimento dello stato igienico dell’area di somministrazione. L’incontro ha ribadito l’importanza di un unico protocollo per una corretta gestione della popolazione felina in città con programmi di sterilizzazione e rilascio, combinati all’incentivazione dell’adozione e a iniziative che promuovano la sterilizzazione dei gatti domestici e contrastino il loro abbandono.
«E’ emersa la necessità dell’istituzione di un tavolo tecnico che affronti le tante tematiche legate al mondo dei gatti – conclude Andrea Sarria - che ancora oggi è visto come animale libero e indipendente e sicuramente questa visione ha contribuito forse, nella logica di redazione della legge di riferimento, a concentrarsi più sulla popolazione canina che su quella felina».
Un riferimento rilevante, che richiede necessariamente ulteriori approfondimenti, è stato quello alle malattie trasmissibili da parte del gatto all’uomo (Zoonosi).