Pratiche edilizie, nel Comune di Porto Torres, a passo di lumaca e un modus operandi contestato con una interpellanza presentata dal consigliere leghista Ivan Cermelli. Il destinatario è il sindaco Massimo Mulas, a cui l’esponente dell’opposizione chiede di poter conoscere «quali siano i criteri che si stiano adottando, se vi sia un supporto normativo e se vi sia omogeneità tra le decisioni».

Ivan Cermelli sostiene che «l’Ufficio tecnico, a seguito di nuove interpretazioni estremamente stringenti ed in palese contrasto con quanto regolarmente contenuto nel regolamento edilizio e regolarmente approvati dal consiglio comunale nelle varie norme tecniche di attuazione e di settore, senza essere loro cambiate, sta portando al diniego e all’applicazione restrittiva nell’istruttoria per l’approvazione delle pratiche Edilizie, creando enormi disparità di trattamento, rispetto al passato e alle lottizzazioni oramai ampiamente edificate».

Nell’interpellanza si sottolinea che «tale comportamento sta portando a rigettare molteplici progetti, senza nessun supporto da parte dell’ufficio tecnico, il quale da tempo non riesce a dare risposte chiare e certe sulle nuove norme in quanto vengono rivoluzionate dal nuovo responsabile dell’Ufficio Tecnico senza che ci sia un adeguata informazione trasparente per coloro che devono adottarle». Il consigliere della Lega precisa che «è importante evidenziare che tale modus operandi, non trova alcun riscontro di pubblicazione sui canali telematici, nel rispetto delle disposizioni sulla trasparenza, che dia modo a qualsiasi tecnico di poter affrontare un progetto con certezza, tramite i regolamenti messi a disposizione del Comune.» All’interno degli Uffici Tecnici sono state incrementate le unità lavorative «Pertanto si renderebbe opportuno, ritornare ai tempi pre-covid, - conclude Ivan Cermelli - dove l’ufficio tecnico era aperto al pubblico, senza dover per forza fissare un appuntamento giorni prima, per poter discutere le pratiche senza dover aspettare una settimana per un appuntamento, come peraltro accade negli uffici tecnici degli altri comuni». 

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