Chiuse le prove di collaudo tecnico per la banchina degli Alti Fondali divenuta ormai operativa. Adesso il più grande molo del porto civico di Porto Torres potrà riprendere ad ospitare le navi in totale sicurezza e consentire l'approdo delle navi nazionali e francesi in arrivo da Propriano.

L'iter di riqualificazione avviato nel 2016 si è concluso con il consolidamento della banchina e la sostituzione delle bitte con altre di tiraggio di 100 tonnellate. Un intervento concluso nell'estate del 2017 con l'inaugurazione da parte dell'allora ministro dei Trasporti, Graziano Delrio.

Una banchina lunga 445 metri a disposizione del sistema portuale, 70 metri dei quali verranno resecati a partire dal prossimo autunno per lasciare spazio alla più grande opera strategica del porto turritano: l'antemurale, un progetto da 35 milioni di euro per garantire maggiore sicurezza nella navigazione delle grosse navi nelle manovre di ingresso e uscita.

Tre milioni di euro è il costo complessivo dei lavori, finanziati con fondi dell'ex Autorità Portuale. Gli Alti Fondali saranno interessati dai dragaggi estesi all'intero bacino dl porto storico per portare il fondale da 7 a meno 10 metri, un intervento da 7 milioni di euro già stanziati per consentire al porto di accogliere i traghetti e le navi da crociera di grandi dimensioni.

"Siamo giunti ad una fase cruciale nel rilancio dello scalo di Porto Torres - spiega Massimo Deiana, presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna - restituiamo alla portualità una banchina che avrà un ruolo strategico nel potenziamento dell'offerta infrastrutturale del porto e dell'intero sistema portuale sardo".

Mariangela Pala
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