L'ipotesi di una Ztl nel centro cittadino di Porto Torres, a partire da via Libio per coinvolgere una parte di via Roma, non solo spaventa i residenti e fa saltare dalla sedia i commercianti, ma vi è una parte politica, i sardisti della sezione Antonio Simon Mossa, che sono pronti a sostenere una petizione pubblica tra i cittadini e le aziende interessate «per bloccare sul nascere un'idea che avrà come unico risultato quello di impoverire ulteriormente la nostra città». Perché se per i Quattro Mori è difficile metabolizzare l'ultima ipotesi di lavoro di Zona a traffico limitato nel cuore di Porto Torres, emersa qualche giorno fa in occasione della commissione congiunta, Urbanistica e Viabilità, ancora più complicato è capirne la ratio.

I sardisti mettono al primo posto delle criticità da risolvere il decoro urbano, la sistemazione delle strade e la viabilità che in questi giorni ha fatto discutere per la chiusura di via Bassu. E se la premessa è quella «di un’idea che nasce senza coinvolgere le parti direttamente interessate, ovvero residenti e parte imprenditoriale», osserva Adriano Solinas, segretario cittadino Psd’Az, «si rimane interdetti nel prendere atto che una proposta del genere possa solo essere presentata nella nostra città, dopo che ha fallito in altre realtà vicinissime che vantano un centro storico. Porto Torres, invece, non ha un centro storico paragonabile ad Alghero, Castelsardo e Sassari, ma un asse viario nato e cresciuto intorno al porto commerciale e che si è sviluppato in funzione di supporto ai traffici navali».

Quindi occorrerebbe partire da uno studio sulla viabilità «che evidenzi le criticità e le ripercussioni di una futura pedonalizzazione del corso Vittorio Emanuele. E lo studio non può essere condotto da urbanisti improvvisati o presunti tali». Il fenomeno della desertificazione imprenditoriale a breve interesserà non solo i settori commerciale e artigianale, ma anche i settori professionali collegati a questi ultimi nonché tutta l'area dei servizi turistici e non. «I cittadini chiedono strade e marciapiedi puliti, una illuminazione del centro decente, un servizio di raccolta dei rifiuti accettabile, un sistema di viabilità pensata – sottolineano la segreteria e i dirigenti Psd’Az - non una viabilità martoriata da strade chiuse, sensi unici, chiusure a tempo e sperimentazioni “turistiche” che hanno avuto, fino ad ora, il solo risultato di allontanare dal centro i turisti che sbarcano dalle navi». 

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