Una pesca sostenibile grazie alle misure innovative introdotte dal progetto Gofree sulla “Introduzione della pesca del gobbetto striato in Sardegna” .

I risultati sono stati illustrati presso la sede del Museo del Porto a Porto Torres e presso la sala di Porto Conte Ricerche ad Alghero, dove i ricercatori Ispra hanno incontrato i pescatori delle due marinerie, compresa quella di Castelsardo. Il progetto mira all’incentivazione della pesca con le nasse dei gamberi battiali, chiamati anche gobbetti, nei mari sardi.  

Nell’ambito del progetto, durato 18 mesi per una cifra di circa 370mila euro, l’attrezzatura di pesca è stata innovata, attraverso la realizzazione e la sperimentazione in mare di nasse rivestite da reti in materiali biodegradabili e compostabili a minor impatto ambientale. L’introduzione di nasse di profondità porterebbe ad una diversificazione delle attività di pesca utilizzando uno strumento altamente selettivo, in grado di fornire catture esclusivamente di individui adulti e ridurre al minimo le catture accidentali.

Altra finalità è la caratterizzazione delle principali componenti nutrizionali del gobbetto nutrizionale. Il progetto è finanziato dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca (Feamp) 2014-2020 a seguito del bando della Regione Sardegna.  

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