Un'area urbana, via dell'Industria in prossimità dell'ex Mattatoio di Porto Torres, individuata per realizzare un deposito di gas propano liquido. Un progetto approvato il 26 maggio 2010 e che oggi in virtù di un possibile modifica dell'impianto in metano liquido sta generando non poche polemiche tra la popolazione.

L'argomento è stato sollevato in aula dal consigliere Massimiliano Ledda che sottolinea la pericolosità e i rischi per le persone o cose che potrebbero derivare dalla possibile costruzione di un deposito Gnl in area residenziale. "Il progetto era stato approvato nove anni fa con il consenso del comando provinciale dei Vigili del fuoco - ha spiegato Marcello Zirulia, vicesindaco - un punto di stoccaggio provvisorio, sul quale l'amministrazione subito dopo il suo insediamento aveva proposto all'Italgas, azienda aggiudicataria del progetto, se vi era la possibilità di spostare la posizione del deposito ma nell'ipotesi della costruzione del futuro deposito costiero o della dorsale".

Una possibilità accolta con favore dalla Italgas, seppure la prospettiva sui tempi di realizzazione del deposito costiero avevano spinto la ditta a procedere con i lavori come da progetto nell'area individuata nel quartiere Oleandro.

"L'idea dell'amministrazione è quella di trasformare il progetto da gas propano liquido a metano liquido, sempre che non venga prima realizzata la dorsale o il deposito costiero, un cambio di destinazione di produzione che comporta una riduzione del volume di 700 volte rispetto al propano - spiega il vicesindaco - e quindi come sostengono i tecnici della progettazione anche meno pericolosi rispetto ad un impianto Gpl".

Il nuovo progetto prevede l'attivazione di una autocisterna parcheggiata in quell'area, dove avverrebbe la trasformazione del gas in metano, in attesa della conclusione dei lavori della rete del gas cittadina, giunta al 94 per cento della piena realizzazione, per allacciare la rete al deposito costiero o alla dorsale.
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