Porto Torres, dal ministero nuovi fondi per l'edificio della Capitaneria
A disposizione ci sono 275mila euroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Arrivano nuovi fondi ministeriali, pari a 275mila euro, per portare a termine la riqualificazione dell’edificio, sede della Capitaneria di porto di Porto Torres. Gli esponenti della Lega, Michele Pais e Ivan Cermelli, esprimono grande soddisfazione «per il recupero delle risorse necessarie al completamento della ristrutturazione della sede, grazie all’impegno del Ministero delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini, con l'interessato diretto del vice ministro Edoardo Rixi e del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto».
Lo stabile era stato in parte messo in sicurezza con il rifacimento dei cornicioni e di due delle quattro facciate della struttura. «Si tratta di un risultato atteso da tempo che consentirà agli uomini e alle donne della Capitaneria di Porto di svolgere il loro prezioso lavoro in spazi finalmente decorosi e all’altezza della loro funzione, a servizio della comunità e della sicurezza in mare», aggiungono.
Oltre ai fondi già stanziati - 300mila euro - che hanno consentito di intervenire su una situazione decennale di degrado dello stabile della Capitaneria di Porto, ulteriori risorse pari a 275.000 euro sono state destinate al completamento dei lavori, un intervento che restituirà dignità e decoro all’intera struttura, simbolo dell’identità marittima della città.
L’intervento si inserisce in una più ampia strategia di rilancio dello scalo turritano. «Alle risorse per la Capitaneria – spiegano Pais e Cermelli– si aggiungono quelle destinate al completamento dell’antimurale, altra opera strategica. Ora l'attenzione si sposterà sul futuro del terminal crociere su cui si porrà la massima attenzione. Porto Torres potrà così giocare un ruolo determinante nello sviluppo dell’intero sistema portuale, grazie anche alla nuova dirigenza dell’Autorità Portuale, che ha dimostrato di voler finalmente cogliere tutte le opportunità rimaste per troppo tempo colpevolmente inespresse, in particolare nel settore della nautica».