Uno schiaffo al decoro e una brutta immagine per un porto internazionale e strategico del Nord Ovest che, quotidianamente, è attraversato da visitatori provenienti da tutto il mondo. Eppure davanti alla banchina del molo di Ponente 2, nello scalo marittimo di Porto Torres, dove attraccano le navi di linea, persiste ormai da oltre tre mesi una discarica a cielo aperto.

Un cumulo di materiali di ogni sorta che fanno rabbrividire anche i meno sensibili alla tutela ambientale. A denunciare la grave situazione è Giuseppe Aprea, in qualità di segretario nazionale del Comparto marittimo della Confederazione sindacale lavoratori europei (Csle), che oltre a segnalare il tema rifiuti, denuncia formalmente «una situazione di grave degrado ambientale e igienico-sanitario presente da mesi presso il molo Ponente 2 dello scalo di Porto Torres».

Nella discarica vi è di tutto, anche materiali arrugginiti, scarti di edilizia e di impianti smantellati, elementi che richiedono una procedura di smaltimento appropriata e secondo le norme di legge.

«Invece sin dall’inizio dell’estate, è presente un accumulo di rifiuti ingombranti, tra cui addirittura una tazza wc ben visibile, in prossimità dell’area portuale in cui sbarcano quotidianamente centinaia di migliaia di turisti provenienti dai traghetti di linea», spiega il segretario nazionale Csle, Aprea-. «Tale situazione è non solo indecorosa, ma mina gravemente l’immagine turistica della Sardegna, in netto contrasto con le straordinarie bellezze naturali che l’isola offre».

Degrado e incuria, il primo brutto impatto per chi arriva e l’ultimo ricordo per chi parte. 

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