Bonifica dell’area e demolizione di quattro baracche disabitate all’interno del campo rom.

Giovedì l’esecuzione parziale dell’ordinanza dirigenziale del 2013, mai attuata, che impone l’abbattimento delle casette abusive ad opera della Polizia locale all’interno del campo nomadi di Ponti Pizzinnu.

Da un terzo censimento fatto dal comune di Porto Torres risulta che le piazzole non sono più in diritto degli assegnatari perché revocato in assenza dei rom che scappati dal degrado hanno scelto di trasferirsi in altre città per occupare abusivamente altre abitazioni.

Il Regolamento per la gestione del campo stabilisce, infatti, che l’assenza del concessionario del campo sosta per un periodo superiore ai due mesi comporta la revoca dell’autorizzazione. «Daremo esecuzione all’ordinanza di sgombero con la demolizione delle casette abbandonate – assicura l’assessore ai servizi sociali, Rosella Nuvoli - mentre per le altre 11 abitazioni è prevista una disinfestazione degli ambienti e pulizia dei tombini e scarichi fognari, oltre alla manutenzione dei bagni». Il provvedimento è stato preso dall’amministrazione che in seguito alla ricognizione fatta dalla Polizia locale all’interno del campo rom è stata riscontrata una situazione illegale oltre ad una drammatica condizione igienico sanitaria.
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