Uno spazio cinema in una città priva da troppo tempo di questo servizio. Il movimento autonomista Porto Torres Avanti rilancia la proposta per restituire alla comunità turritana luoghi di socialità e cultura, trasformando i locali della “Filippo Canu” in sala cinematografica durante le serate invernali, offrendo così ai ragazzi, e non solo, un luogo dove incontrarsi, crescere e vivere la comunità. «Porto Torres da anni soffre la mancanza di un vero centro di aggregazione. I nostri ragazzi non dispongono di un luogo dedicato dove trascorrere il tempo libero in modo sano e costruttivo, - sostengono i consiglieri Bastianino Spanu e Costantino Ligas - lontano da strade e piazze, spesso prive di alternative culturali».

La Sala Canu, storicamente legata alla vita culturale della città, potrebbe colmare questa carenza diventando un punto di riferimento per proiezioni cinematografiche, rassegne culturali, eventi e incontri. «Non si tratta soltanto di intrattenimento. Il cinema è uno strumento formativo, capace di stimolare riflessioni, creare comunità, alimentare il dialogo tra generazioni. Per i ragazzi – aggiungono - rappresenterebbe una possibilità di crescita culturale e personale; per la città, un’occasione per riaffermare la propria identità e la propria voglia di vivere insieme gli spazi pubblici. Il movimento Porto Torres Avanti invita istituzioni, associazioni culturali e cittadinanza a unirsi per rendere possibile questo progetto. «Dare ai nostri giovani un luogo di incontro e di confronto significa investire sul futuro della comunità – dichiara il Movimento autonomista Porto Torres Avanti –. La Sala Filippo Canu non deve restare un contenitore vuoto, ma tornare a pulsare di vita e cultura. Chiediamo all’amministrazione comunale di valutare seriamente la nostra proposta, che non comporta grandi costi ma avrebbe un enorme valore sociale».

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