Atti di teppismo e vandalismo, danneggiamenti e furti dal centro alla periferia di Porto Torres. E parlare di disagio giovanile non basta.

Nel cuore della città i residenti non si sentono più sicuri. «A tarda sera, gruppi di ragazzi circolano tra le vie del centro e non si limitano a disturbare gli abitanti della zona, - lamenta una residente - ma lanciano pietre e uova contro i muri e i portoni delle case, e sotto l’effetto della droga urlano e danneggiano auto».

Episodi che preoccupano le autorità competenti e i cittadini, brutti segnali che debbono indurre alle conseguenti valutazioni.

«La notte scorsa un uomo urlava contro uno dei residenti, prendendo a calci il suo portone e minacciandolo di morte», aggiunge una donna, residente nel centro storico. «Qui ormai regna la paura durante le ore notturne. Scorribande di giovani senza meta che compiono atti vandalici soltanto perché annoiati e sotto l'effetto di alcol e sostanze stupefacenti».

Le strade per alcuni sono diventate piste da corsa, con auto e moto che scorrazzano nella notte, ignorando pericoli e rischi per cose e persone. E poi i danni ai luoghi pubblici, auto incendiate, sfregio ai monumenti ad opera di gruppi di giovani che stazionano per strada.

Per il capogruppo sardista Bastianino Spanu «da alcuni anni la situazione di microcriminalità è fuori controllo. Le forze dell’ordine in carenza di organico non sono in grado di controllare il vasto territorio e le istituzioni continuano a sottovalutare il problema sicurezza, senza considerare il problema delle tossicodipendenze che sta mettendo in ginocchio intere famiglie turritane».  

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