Porto Torres, approvato a maggioranza il bilancio da 31 milioni
L'approvazione è avvenuta entro il termine fissato per legge al 31 dicembrePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un Bilancio di previsione finanziaria del valore di 31 milioni e 309 mila euro per il 2024, di 30 milioni e 28 mila euro per il 2025 e di 29 milioni e 968 mila euro per il 2026. Con 13 voti favorevoli e un astenuto il consiglio comunale di Porto Torres, nella seduta odierna, 29 dicembre, ha approvato a maggioranza il documento contabile 2024-2026.
L'approvazione è avvenuta entro il termine fissato per legge al 31 dicembre, il che permette di non incorrere nell’esercizio provvisorio e quindi di spendere immediatamente le risorse stanziate. Un lavoro di squadra che ha coinvolto tutta la struttura amministrativa.
Un documento dinamico come dimostra il fatto che nel 2023, il bilancio iniziale da 32 milioni e 600 mila euro si è assestato a quasi 84 milioni, grazie a maggiori entrate, investimenti e finanziamenti ottenuti durante la gestione.
«Nella predisposizione del documento finanziario – ha detto l’assessore al bilancio Alessandro Carta - abbiamo raggiunto l’obiettivo di garantire tutti servizi di fondamentale utilità sociale che gli enti locali sono chiamati ad assicurare alla cittadinanza. Un risultato affatto scontato visto lo scenario di crisi internazionale che incide sull’inflazione e sull’incremento dei prezzi in tutti i settori. Siamo soddisfatti per essere riusciti a scongiurare qualsiasi possibile taglio o aggravio di costi per i cittadini».
Rispetto alle precedenti annualità l'elemento che maggiormente caratterizzerà il 2024 è il nuovo appalto quinquennale da circa 18 milioni di euro della nettezza urbana, affidato all’impresa Sangalli di Monza, che partirà nei prossimi giorni. Nell’ambito del servizio di igiene urbana, nell’annualità 2024, è stato applicato un avanzo vincolato alla Tari per un importo di oltre 590 mila euro, realizzato grazie a recuperi dovuti alla lotta all’evasione che l’amministrazione ha messo in campo attraverso tutta una serie di verifiche su omesse o infedeli dichiarazioni. Il risultato è un allargamento della base imponibile con conseguente riduzione delle tariffe e, quindi, una Tari più equa per gli utenti. Anche il sindaco Massimo Mulas ha sottolineato il valore del lavoro sinergico di tutta la struttura, dagli uffici ai dirigenti, passando per i consiglieri comunali.
«Una macchina amministrativa rinnovata e funzionale che ora, - ha sottolineato Mulas - è capace di rendere ordinarie cifre e tempistiche come queste. Tutti hanno dimostrato coraggio. Il recupero dei 590 mila euro, grazie alla lotta all’evasione, ne è un esempio: una tassazione più giusta porta la comunità a crescere, perché Porto Torres può essere una città più appetibile anche dal punto di vista di nuovi insediamenti imprenditoriali». Durante la seduta consiliare sono intervenuti i consiglieri di maggioranza Antonello Cabitta, Gianpiero Madeddu e Gavino Ruiu. Dai banchi della minoranza a difendere la sua posizione, orfano del resto della opposizione, il capogruppo sardista Bastianino Spanu.
«È un bilancio di “numeri freddi” con molte entrate di capitali da parte di diversi enti, come Ministero e Regione, ma il tallone di Achille di questo Comune è la riscossione. Anche quest’anno il bilancio dei crediti di dubbia esigibilità raggiunge una cifra preoccupante di 30 milioni di euro, oltre a registrare difficoltà a riscuotere l’Imu e la Tari e le sanzioni del codice della strada, pari a 500mila euro di accertato e una riscossione pari a zero. Questa amministrazione deve pensare a “produrre” entrate tributarie da concessioni, con servizi a pagamento, parcheggi, camper e docce sul lungomare. Non possiamo permetterci di offrire tutto gratis». Dalla tassa di sbarco il Comune ha riscosso 180mila euro a fronte di 100mila visitatori all’Asinara.