Qualche ripensamento e la decisione finale di accettare la dose anti-Covid. Molti degli ultraottantenni che a Porto Torres avevano rifiutato la somministrazione del vaccino Pfizer hanno fatto marcia indietro e, alla fine, si sono messi in fila per sottoporsi all'inoculazione del siero presso la sala Filippo Canu. In 70 avevano rinunciato alla prenotazione nell'hub allestita in città, nonostante i solleciti dei medici, ma dopo averci riflettuto 50 no vax hanno cambiato idea ed hanno chiesto d essere vaccinati. "Queste persone, over 80, dovranno ricevere ancora la prima dose - spiega il medico Giovanni Manca - un cambio di decisone che accogliamo volentieri, perché riteniamo una scelta giusta procedere con più vaccini possibili. Verranno inseriti alla fine dell'elenco dei richiami ancora in corso". Ieri, infatti, è ripartita la campagna vaccinale per la somministrazione della seconda dose, un'operazione che proseguirà anche domani: in 5 giorni verranno inoculati 968 dosi. Un'organizzazione collaudata e coordinata dalla Consulta del volontariato che insieme al Cisom, agli scout Agesci e Cngei, e all'Unitalsi hanno prestato supporto all'attività in collaborazione con l'Avis di Campanedda per curare gli aspetti logistici e di accompagnamento. "Per noi è un importante impegno che svolgiamo con grande responsabilità - dicono i volontari - ma è anche l'unico modo concreto per uscire da questo incubo". 

Mariangela Pala

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