Il Comune di Porto Torres ha disposto l’intervento di bonifica della maxi discarica creata nell’area dell’ex mattatoio, un muro di rifiuti pericolosi accatastati da accumulatori seriali. Il servizio di rimozione, trasporto e smaltimento della montagna di materiale di varia natura verrà effettuato grazie ai fondi, pari a 355mila euro, inseriti nella variazione al bilancio di previsione, approvata nel pomeriggio dal consiglio comunale. Un argomento diventato oggetto di interpellanza da parte dei consiglieri comunali del Psd’Az, Alessandro Pantaleo e Bastianino Spanu.

Un tema delicato che coinvolge una famiglia facilmente riconoscibile, per i quali intervengono azioni riservate agli uffici dei Servizi sociali. «Per quanto possa essere felice della decisione di provvedere alla messa in sicurezza dell’area, non posso non mostrare la mia rabbia per la mancata vigilanza da chi era deputato a farlo, che poteva evitare di buttare ancora una volta i soldi dei cittadini», osserva Bastianino Spanu, capogruppo sardista. «Se iniziamo a computare quello che è stato speso negli anni per la bonifica dei siti inquinati, tra campo rom e altre discariche, milioni di euro sono stati sprecati per risanare aree che potevano essere vigilate. Per l’ennesima volta sottraiamo fondi della comunità che potevano essere destinati ad altro, a causa di negligenze amministrative».

Il sindaco Massimo Mulas replica alle accuse, ricostruendo una questione che si trascina da anni. «Dovrei ritornare indietro a tutte le amministrazioni che si sono susseguite in questi ultimi 20 anni rispetto a questa partita», ha detto Mulas. «E se il problema persiste da tanto tempo, evidentemente è di difficile soluzione - precisa il primo cittadino - in quanto non è soltanto di competenza di una pubblica amministrazione. Come in questo caso stiamo cercando di forzare la situazione delicata, legata agli accumulatori che vivono in quell’area, un problema che coinvolge altri enti competenti a risolvere la questione specifica».  

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