Porto Torres, 30 lavoratori rischiano il posto: ferme bonifiche e Chimica verde
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non c è pace per i lavoratori dell indotto dell ex petrolchimico.
Altri trenta dipendenti edili rischiano il posto di lavoro in quella fabbrica che è stata la più importante del territorio.
«La chimica verde che avrebbe dovuto rilanciare i destini di una provincia e di una regione al collasso socio-economico, - afferma Tore Frulio, segretario generale Cgil-Fillea Sassari - è rimasta sostanzialmente al palo».
C' è poi il Progetto Nuraghe fermo sulla carta dal 13 dicembre 2014, data di presentazione al Ministero dell ambiente e ancora in attesa delle necessarie autorizzazioni.
«Eppure era stato dato per acquisito nella presentazione che venne fatta dalla Syndial il 10 ottobre scorso - aggiunge Frulio quando aveva reso noto che era pronta per partire con l impiego di 250 operai».
Da allora sono trascorsi ulteriori 130 giorni, un attesa lunga a cui si affianca il problema degli appalti.
«Le poche imprese del territorio vengono sacrificate a favore di altre aziende - prosegue il segretario Cgil-Fillea - che arrivano dal continente portandosi dietro il personale».
I sindacati Cgil, Cisl e Uil, oggi incontreranno i lavoratori edili che hanno proclamato lo stato di agitazione, mentre martedì le tre sigle si confronteranno con la ditta vincitrice dell appalto sulle manutenzioni.