«Le nostre città nel periodo natalizio si trasformano in maniera molto appariscente. Oltre alle luminarie, ai babbi natale malnutriti che si arrampicano sui balconi ed alle campane battenti a festa vi è un’altra presenza caratteristica: l’ideologia consumista». È questo il messaggio lanciato da Nicola Urru, l’artista nuorese autore di un’altra gigantesca scultura di sabbia “disegnata” a Platamona, la spiaggia sul litorale di Sorso che regala ancora una volta un’immagine effimera rappresentativa di un Babbo Natale ridotto ad uno scheletro, ormai consumato dal materialismo. Uno scheletro con barba bianca e il costume tradizionale indossato per le feste. Un aspetto inequivocabile.

«Ormai si assiste a file chilometriche, corse a perdifiato per accaparrarsi i regali, offerte imperdibili, pubblicità assillanti. Il tutto per soddisfare quel senso di dovere autoritativamente imposto e irrinunciabile», sottolinea l’artista. «Nonostante ciò, il paradosso che si genera è impossibile da ignorare. L'elemento di assurdità è che la maggior parte delle persone si lamenta di ciò, vive l'acquisto di regali come una sorta di costosa pratica burocratica da sbrigare».

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