Platamona, la Grande Madre primordiale “scolpita” sulla sabbia
L’opera dell’artista Nicola Urru raffigura l’antica divinità e rende omaggio all’universo femminileLa scultura sulla sabbia
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Il mondo femminile è quello prediletto dall'artista nuorese Nicola Urru che, da qualche tempo, ha individuato come spazio speciale la spiaggia di Platamona, al Terzo pettine del litorale di Sorso per realizzare le sue opere.
Questa volta ha voluto scolpire sulla sabbia la Grande Madre adorata come divinità primordiale, capace di nutrire e generare la vita.
Un omaggio al genere femminile per il suo dono dì procreare e la capacità di garantire la sopravvivenza del genere umano attraverso una energia mistica che all'epoca escludeva l'uomo.
Urru ha voluto disegnare sulla sabbia una figura rappresentativa del potere della donna, una immagine che ha suscitato ammirazione e commenti positivi tra coloro che apprezzano la tecnica dell'artista, conosciuta come “land_art_de_rena”.
Il ruolo della Dea Madre fu ridimensionato nell'età del Rame quando una nuova società la sostituì con i simboli maschili che significavano forza e virilità del maschio, necessari per salvare il gruppo socdi appartenenza.