Scattano i controlli nello scalo marittimo di Porto Torres per verificare  le merci e gli animali in entrata e creare un cordone sanitario contro la peste suina africana. In azione nel porto turritano i cani molecolari per i controlli sui mezzi che sbarcano dalle navi, allo scopo di limitare il rischio di introdurre il virus Genotipo 2 che sta circolando in Italia ed Europa.

Questa mattina sono stati attivati gli accertamenti a campione anche nello scalo marittimo di Ponente, a Porto Torres, dopo la preoccupazione e l’allarme per il riaffacciarsi nell’Isola del terribile virus dei suini.  In campo uomini dei servizi Veterinari della Asl di Sanità animale di Sassari che con l’aiuto dei cani molecolari hanno avviato un’attività di screening sulle merci in arrivo nell’Isola alla ricerca di carni suine o merci potenzialmente contaminati dal virus della peste suina (Psa).

«Il protocollo utilizzato per l’addestramento dei cani molecolari, volto a segnalare la presenza di carne suina o cinghiali o prodotti loro derivati – spiega la veterinaria della Asl di Sassari, Bastianina Mossa, responsabile scientifico del progetto “AsfDog” – sfrutta l’eccezionale proprietà olfattiva grazie alla particolare conformazione anatomica dei cani. Addestrati con una metodologia standardizzata, riescono a discernere i diversi Volatiloma (VOCs, sostanze volatili metaboliche). L’esperienza nasce durante la pandemia da Covid-19 durante la quale i cani sono stati addestrati a segnalare le persone positive al Sars Cov2».

«Questo progetto innovativo, presentato anche a livello internazionale, sottolinea l’importanza della prevenzione primaria – aggiunge il direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi -. In particolare nella lotta alle malattie infettive trasmissibili agli animali e all’uomo. Che sono il “core” del Dipartimento di Prevenzione, e dimostra l’elevata competenza dei nostri operatori».

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