La proposta di allungare al 30 settembre la stagione per la pesca dell'aragosta divide i pescatori sardi.

Da una parte, quelli che sperano che l'allungamento di un mese possa presto diventare realtà. «Aspettiamo la formalizzazione con la firma di un decreto da parte dell'assessore regionale all'Agricoltura che dovrebbe arrivare a giorni» ma «l'aragosta si potrà pescare anche a settembre», dice con soddisfazione Mauro Manca responsabile regionale di Coldiretti impresa pesca.

Dall'altra, «tutte le marinerie, ad eccezione di quella di Alghero, sono», invece, «contrarie a questa proposta perché eccessivamente dannosa», spiega Antonio Impagliazzo, presidente della cooperativa pescatori Longonsardo. «A settembre le aragoste iniziano a deporre le uova, la loro cattura potrebbe quindi pregiudicare la riproduzione con danni al mercato per gli anni successivi», aggiunge.

Per il "no" alla proroga si schiera anche il sindaco di Stintino, nonché presidente del Parco dell'Asinara, Antonio Diana, che in una lettera indirizzata alla Regione spiega che una decisione simile «costituirebbe un danno per il già provato ecosistema, condizionato da uno sforzo di pesca eccessiva».

Attualmente, la disciplina regionale prevede che le aragoste possano essere pescate dal primo marzo al 31 agosto, un periodo che una parte dei pescatori isolani ha sempre contestato. Spostando il calendario fino a settembre, e rinunciando alla pesca nel mese di marzo, «dal momento che ci sono più turisti che a marzo, il mercato permette di lavorare meglio e dare fiato alle nostre imprese», osserva Cadau.
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