Si continua a parlare del vuoto amministrativo del Parco nazionale dell’Asinara, ancora senza consiglio direttivo e senza la convocazione di una riunione della Comunità del Parco a causa di un vuoto politico di attesa, per equilibri che sfuggono alla comprensione dei cittadini.

Il commissario straordinario dell’Ente Parco, Gancarlo Muntoni, è stato nominato nell’agosto dello scorso anno ma all’appello mancano i componenti del direttivo. A rimetterci è la programmazione, quanto a tutela, valorizzazione, relazioni che coinvolgono i territori dell’area vasta e ruotano attorno al Parco dell’Asinara. A ridosso delle Regionali il consigliere comunale della neo costituita formazione politica Unione Civica, Claudio Piras, presidente della commissione Asinara, decide di risvegliare la questione. «Al sindaco chiedo se c’è stata interlocuzione sulla convocazione della riunione della Comunità del parco». Il sindaco Massimo Mulas sorride «perché il momento è sbagliato, la domanda è quasi inopportuna. Anche perché rischierei di essere l’unico a partecipare alla riunione, gli altri potrebbero non cogliere il mio invito». Sì, perché siamo in piena campagna elettorale.

Il 6 settembre scorso era stata istituita formalmente dalla Regione la Comunità del parco nazionale dell’Asinara. Dell’organo di programmazione e indirizzo del quale fanno parte il presidente della Regione, Christian Solinas, l'amministratore straordinario della Provincia di Sassari, Pietro Fois, e il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas. «Era stato il governatore, in maniera non proprio coerente con le modalità previste, a convocare la riunione senza fare le scelte di indirizzo sul Piano di sviluppo economico dell’isola». Nel frattempo l’Ente Parco ha portato a compimento la bozza del Piano che verrà approvato nei prossimi mesi. «Diciamo che la Comunità doveva riunirsi prima e dettare le linee programmatiche e gli indirizzi», osserva Mulas, «ma questo è stato omesso, nonostante le scelte abbiano una ricaduta sullo sviluppo della metà del nostro territorio». 

A tutt’oggi non si rileva pubblica evidenza neppure del nuovo Consiglio direttivo. Eppure sfogliando lo Statuto del Parco si apprende che il direttivo svolge, tra l’altro, le funzioni di determina dell’indirizzo programmatico e definisce gli obiettivi da perseguire, verifica la rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive generali impartite, elegge il vice presidente e la giunta esecutiva, delibera i bilanci annuali, le loro variazioni e assestamenti e il conto consuntivo, esprime motivata valutazione sulla proposta di Piano pluriennale economico-sociale, assume ogni altro provvedimento ad esso demandato dalla Legge, dai regolamenti ovvero sottoposto alla sua attenzione dalla giunta esecutiva e dal presidente.

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