Il blitz avviene in notturna. Data 27 giugno 2022. E’ serata inoltrata quando scatta il nuovo assalto alle coste dell’Isola. Per la prima volta sulla costa occidentale, quella che va da Alghero a Bosa. A firmare l’avviso del nuovo assalto alle coste sarde è il Capitano di Fregata Gabriele Peschiulli, Capo del Compartimento Marittimo e Comandante della Capitaneria di porto di Porto Torres. Il progetto questa volta è spagnolo. A presentarlo è nientemeno che la Società “Acciona Energia Globa Italia s.r.l.”. L’operazione è tutta giocata nel solito silenzio che precede il blitz estivo alle coste sarde.

Trent’anni di mare

L’oggetto della richiesta è esplicito: «Concessione demaniale marittima di durata trentennale, finalizzata all’installazione e all’esercizio di un impianto eolico offshore per la produzione di energia mediante lo sfruttamento del vento del Mare di Sardegna Occidentale, nello specchio acqueo tra Capo Marargiu e Capo Mannu». In questo caso si tratta di una superficie complessiva di oltre 3 milioni e 261 mila metri quadri di specchia acquei. È la capitaneria di Porto di Porto Torres che coinvolge con un fonogramma del 22 giugno scorso quella di Oristano, visto che la fascia costiera interessata traguarda ben due province, quella di Sassari e quella di Oristano. Con una disposizione del Ministero delle Infrastrutture hanno avuto il mandato di valutare la richiesta della compatibilità dell’istanza di concessione demaniale marittima con i profili di sicurezza della navigazione e altre attività/usi civili del mare. A doversi esprimere dovrà essere anche l’Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero. Gli spagnoli di Acciona si candidano ad occupare anche il tratto occidentale del mare sardo per ben trent’anni, tanta è la durata della concessione richiesta. Scopo della nuova invasione è esplicita:«Installazione ed esercizio di un impianto eolico offshore composto da 32 pale con una potenza elettrica di 15 MW ciascuno, per un totale di 480 MW, muniti di fondazioni galleggianti, e relativo percorso di cavidotti sottomarini per il collegamento con punto di approdo a terra ubicato nel molo di ponente del Porto di Alghero sino al punto di connessione al centrale di Terna presso la Centrale termoelettrica di Fiume Santo». Anche in questo caso si tratta di pale eoliche ciclopiche intorno ai 300 metri di altezza che dovranno essere piazzate oltre le 12 miglia dalla costa ma comprensibilmente visibili anche per le caratteristiche dell’altitudine di quel tratto di costa. I progetti di “Acciona Energia Global Italia S.r.l.” dovrebbero essere visionabili da stamane e rimarranno consultabili nella sezione Demanio della Capitaneria di Porto Torres.

Tempi estivi

Nell’avviso della Capitaneria è previsto anche l’invito a presentare osservazioni-opposizioni che potranno essere protocollate da stamane per trenta giorni sempre negli uffici di Stato a Porto Torres. Nell’avviso è scritto: «Tutti coloro che ritenessero di avervi interesse, a presentare per iscritto alla Capitaneria di porto di Porto Torres, entro il termine perentorio di trenta giorni consecutivi alla data di pubblicazione del presente Avviso sino al 27 luglio 2022, le osservazioni/opposizioni che ritenessero opportune a tutela di loro eventuali diritti, avvertendo che, trascorso il termine stabilito, non sarà accettato alcun reclamo e/o istanza e si darà ulteriore corso alle pratiche inerenti la concessione demaniale marittima richiesta».

Concorrenti avvisati

Anche in questo caso il Ministero non vuole perdere altro tempo: «Eventuali domande concorrenti con quella pubblicata dovranno essere presentate per iscritto alla Capitaneria di porto di Porto Torres, a pena di inammissibilità, entro il medesimo termine previsto per la proposizione di osservazioni/opposizioni e pubblicate ai soli fini della eventuale presentazione delle osservazioni/opposizioni conseguenti e correlate, ma non comporteranno la riapertura dei termini per la presentazione di ulteriori istanze in concorrenza». L’operazione sulla costa occidentale è improvvisa. L’ennesimo blitz dei signori del vento nel mare sardo.

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