Il Comune di Porto Torres ha affidato la direzione dei lavori di scavo archeologico nell'area del Ponte Romano, interventi propedeutici finalizzati alla realizzazione del Pit fluviale. Si apriranno nei prossimi giorni i cantieri sul secondo lotto previsto nella parte occidentale del ponte, dove sono emerse antiche opere di difesa idraulica e banchinamenti portuali della banchina fluviale.

Gli archeologi Luca Sanna e responsabili della Soprintendenza non escludono che le attuali scoperte possano essere connesse al primo porto della Colonia Romana, raggiungibile dalle imbarcazioni attraverso le arcate del ponte, in grado di garantire un approdo riparato in immediata prossimità di uno degli accessi principali della città antica.

Per il progetto “Opere di difesa idraulica dalle inondazioni del fiume Mannu in Porto Torres”, erano stati stanziati dalla Regione fondi pari a circa 6,4 milioni. Per la realizzazione dell’intero progetto di valorizzazione di tutta l’area del rio Mannu, i costi stimati sono pari a 12 milioni di euro. I ritrovamenti finora effettuati rivestono grande importanza e sono meritevoli di più approfondita indagine non solo sotto il profilo archeologico. Infatti il ripristino dei livelli definiti in epoca romana sembra la chiave per la risoluzione delle problematiche idrogeologiche che affliggono l’area e guiderà la progettazione della rimodulazione delle sponde fluviali nelle fasi esecutive.

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