Da circa trent’anni inutilizzato, per l’ex ostello di Balai si apre una nuova opportunità di riqualificazione e di utilizzo come centro di servizi turistici in grado di incrementare i posti letto nella città di Porto Torres.  Acquisito dalla Regione per la cifra simbolica di un euro, il Comune ha pubblicato l’avviso per la concessione di valorizzazione dell’immobile comunale dismesso da tempo, situato in via Balai davanti alla spiaggia omonima, in una delle baie più suggestive e vicino la chiesa di san Gavino a mare, uno dei monumenti religiosi più rappresentativi della città, una posizione che attribuisce allo stabile di circa 360 metri quadri una enorme potenzialità nell’ottica della prospettiva turistico-ricettiva.

L’ex Ostello della Gioventù era stato realizzato nel 1972 e utilizzato per ospitare studenti e giovani durante le vacanze estive. In seguito era stato dismesso e occupato da una famiglia rom, trasferita nell’ottobre del 2019 in un’altra abitazione. Ora l’amministrazione comunale intende dare nuova vita alla struttura composto da due piani e un ampio cortile. L’obiettivo, infatti, è potenziare una offerta turistico-culturale che, oltre ad implementare le potenzialità ricettive della città, aumentandone i posti letto, consenta di sviluppare una forma di turismo esteso, legato alla cultura del territorio e alla promozione dei prodotti locali. 

La procedura di assegnazione è quella del partenariato pubblico-privato che consente di sviluppare e valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico attraverso l’assegnazione ad operatori privati del diritto di utilizzare gli immobili a fini economici per un periodo determinato di tempo, a fronte della loro riqualificazione, ristrutturazione, riconversione funzionale e manutenzione ordinaria e straordinaria.

Si procede secondo due parametri di valutazione: economicità dell’offerta e la qualità tecnica dell’idea progettuale presentata.

L’importo annuale del canone concessorio è pari a 12mila euro, mentre la durata della concessione è fissata per un periodo non superiore ai 50 anni, al termine del quale il fabbricato resta di proprietà del Comune, che acquisterà anche la proprietà di tutte le attrezzature presenti. 

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