C'è grande soddisfazione tra gli amministratori comunali di Nughedu San Nicolò dopo l'ottima riuscita degli eventi legati al Carnevale 2023. Un appuntamento che ormai sta entrando, con pieno merito, nel calendario degli appuntamenti sardi legati a questa festività, anche grazie al lavoro portato avanti dalle associazioni locali, in modo particolare la Pro loco, che si adoperano per mantenere vive le tradizioni locali. 

Si è partiti con “Gioja 'e Lardajolu”, organizzato dalla Pro loco, dal comune, dal comitato di Sant'Antonio Abate, con il contributo della Regione Sardegna, che ha fatto registrare oltre 1600 presenze. Oltre alle fave e lardo serviti in piazza Marconi, nel centro del Monte Acuto ha avuto luogo la sfilata delle maschere tradizionali: "S'ainu Orriadore” di Scano Montiferro, "Sos Tintinnatos" di Siniscola e "S'accabora Pianalzesa" della Planargia.

La sfilata dei carri si è invece svolta nella giornata di martedì. Non sono stati da meno neanche la biblioteca e il centro di aggregazione sociale, gestiti dal Gruppo Ali di Cagliari, che hanno organizzato una caccia al tesoro e una festa, tutto rigorosamente in maschera.

«Oltre alla goliardia, oltre alle maschere, i balli il vino e i canti, c’è un momento sociale talmente profondo da suscitare pensieri importanti – dichiara, con soddisfazione, il sindaco Michele Carboni -. Una comunità che si mette al servizio degli ospiti è una particolarità che ci contraddistingue da sempre, ma l’aspetto sociale che caratterizza la giornata del nostro Gioja 'e Lardajolu sta nel coinvolgere anche chi per motivi di età o di salute è impossibilitato a partecipare. Perché la grandezza del cuore di una comunità o di una famiglia si misura in base a quanto i componenti sono in grado di occuparsi di tutti, ma soprattutto dei più deboli».

«Grazie alla Pro loco, al suo presidente Angelo, ai comitati e ai volontari senza i quali non sarebbe possibile neanche immaginare giornate così – prosegue il primo cittadino -. Il nostro Carnevale sta assumendo, sia per presenze registrate e per la provenienza degli ospiti, sia per l’impegno profuso, connotati sempre più grandi, e basti pensare che solo quest’anno abbiamo pressoché raddoppiato le presenze del periodo pre Covid, con tutto ciò che questo comporta. Il nostro intento era quello di rendere l’evento “regionale” e i numeri ci hanno dato ragione. Sulla base del tanto impegno da parte di tutti non potremo fare altro che migliorare».

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