Antonio Monni è il nuovo segretario generale della Cisl Funzione Pubblica di Sassari
Il 54enne originario di Ploaghe ha ricevuto oggi l’investitura nel corso della riunione del Consiglio generale(foto Floris)
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Antonio Monni è il nuovo segretario generale della Cisl Funzione Pubblica di Sassari.
Il 54enne originario di Ploaghe ha ricevuto oggi l’investitura nel corso della riunione del Consiglio generale e sarà affiancato, nella neo-segreteria, da Gianmario Sardu e Giovanna Camboni. Monni, dipendente dell’Aou di Sassari come operatore socio-sanitario, ha iniziato il suo percorso sindacale negli anni ’90, impegnandosi per la tutela dei diritti dei lavoratori.
«Sono onorato - afferma – di rappresentare le lavoratrici e i lavoratori del pubblico impiego in un momento cruciale per il futuro dei servizi pubblici. Con il sostegno dei dirigenti sindacali di tutti i comparti (funzioni locali e centrali, sanità pubblica e privata, terzo settore) lavoreremo con passione e determinazione per costruire una Cisl Fp più forte, vicina alle lavoratrici e lavoratori e maggiormente radicata nei luoghi di lavoro».
Tra le priorità della sua guida i rinnovi contrattuali nei vari comparti della Funzione pubblica. «La Cisl Fp - sottolinea Monni – sarà in prima linea per contratti giusti, che valorizzino le competenze, tutelino il potere d’acquisto e rilancino la qualità dei servizi pubblici».
All’incontro odierno hanno partecipatoil segretario Confederale della Cisl Sarda Pier Luigi Ledda, della Cisl di Sassari Sergio Mura e Massimo Cinus in rappresentanza della funzione pubblica regionale. Monni succede a Gianfranca Solinas, elogiata per l’impegno e la dedizione profusi nel suo mandato da segretaria generale.
«Intendiamo rafforzare la contrattazione integrativa - conclude il segretario generale della Cisl Fp sassarese – promuovere la stabilità occupazionale, sostenere i lavoratori precari e migliorare le condizioni di lavoro in ogni ambito del pubblico impiego. Vogliamo far crescere un sindacato di prossimità nel quale delegate, delegati e gruppi dirigenti siano protagonisti attivi e riconosciuti della nostra presenza nei posti di lavoro».