Si riaccendono i riflettori sul futuro dell’ospedale Marino di Alghero. In base alla Legge Regionale Sardegna dell'11 settembre 2020 n.24, il Marino di Alghero è passato dall'Asl all’Università.

Con la legge di riforma del sistema sanitario regionale del settembre 2020, infatti, la struttura di viale Primo Maggio era stata trasferita all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari, che l’aveva presa in carico dal 1° gennaio 2022. Ora però si paventa un ritorno alla Asl.

«Come in una partita di ping pong – commenta il presidente della commissione Sanità Christian Mulas – e a pagare queste decisioni sono sempre i cittadini».

La notizia del passaggio del Marino all'Asl preoccupa il presidente Mulas il quale sottolinea come il presidio fosse in fase di rilancio dopo la pandemia. «I numeri degli interventi sono quadruplicati: da 88 al Civile a 550 al Marino. L’attività chirurgica ortopedica e protesica, sia per fratture che per elezione, ha dimostrato grande efficienza, con una sola sala operatoria. Sono stati eseguiti anche 100 interventi di protesi tra anca e ginocchio, che non venivano effettuati da anni. Tuttavia, ci sono ancora 800 interventi in lista d’attesa».

In merito alle promesse sul nuovo ospedale, Mulas ritiene che sia arrivato il momento di dire basta: «Oggi abbiamo bisogno di un ampliamento del Civile. Tutte le richieste di coinvolgimento nell’ampliamento ospedaliero sono state ignorate, e finora ci troviamo davanti a un silenzio assordante. Rientrare all’ASL sarebbe un danno. Oggi bisogna focalizzarsi e puntare sulle specialità del Marino e sull’ampliamento del Civile».

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