Una donna di 59 anni condannata, in tribunale a Sassari, per aver diffamato su Facebook un imprenditore della ristorazione.

Nel 2016, sul suo account Facebook, l’imputata, residente nell’hinterland sassarese, aveva fatto riferimento alla parte offesa sostenendo che aveva aperto delle attività ad Alghero e a Sassari dopo le esperienze nel Nord Italia e affermando: «Pensano che le ragazze sarde - scriveva - siano uguali a quelle che lavorano nei night club, ma poi si accorgono che non è così...». 

In seguito la donna aveva alluso con più precisione a presunte condotte: «Ritentano a fare le stesse proposte alle ragazze trovando di nuovo picche come risposta». E la 59enne aveva continuato asserendo che l’uomo se la sarebbe presa con lei dicendole che «la figlia è una maleducata che non è andata a lavorare da lui dopo avergli fatto delle offerte che alla mamma non può dire».

La 59enne aveva concluso il messaggio con l’avvertimento: «Occhio ragazze a questo imprenditore», facendone il nome. 

Dopo il post l’uomo ha presentato querela per diffamazione e ieri la giudice Silvia Masala ha condannato l’accusata a 600 euro di multa, con pena sospesa e al pagamento di una provvisionale di 2500 euro e di 2033 euro di spese per la costituzione di parte civile.

L’avvocato difensore della donna era Daniele Solinas, Salvatore Dettori invece quello di parte civile.  

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