“Non lasceremo a piedi nessuno”. Questa la frase pronunciata dall’assessore regionale alla Sanità Carlo Doria, nell’incontro di stasera a Cagliari, coi sindacati, i direttori generali dell’Ares, dell’Asl sassarese e alcuni dipendenti dell’Opera Gesù Nazareno e della Cooperativa Elleuno di Sassari, i cui posti di lavoro sono in bilico.

Le criticità girano intorno a due questioni primarie: i mancati adeguamenti delle tariffe per la GeNa, che rendono di fatto insostenibile la gestione della struttura per pazienti fragili, e la lettera dell’Ares che dispone la chiusura dal 30 giugno de “Le Ginestre”, comunità protetta di Rizzeddu che fa riferimento all’Azienda sanitaria locale. E per cui lavorano 40 operatori della Elleuno, anche se, sulla carta, per poco più di due mesi ancora. Su questo versante si sarebbero ricevute rassicurazioni con l’impegno di una prossima delibera che produca una proroga oltre appunto il 30 giugno e fino all’affidamento della nuova gara d’appalto. Il problema del Gesù Nazareno è lo stesso di altre strutture sarde, che forniscono assistenza tutto il giorno e che, riferiscono Cgil e Cisl Fp e Uil Fpl, sono penalizzate nelle tariffe dalle recenti disposizioni regionali rispetto ai servizi ambulatoriali e diurni. In merito Doria promette un intervento non solo per la GeNa ma per tutti i centri simili. Al termine della riunione le parti sociali si dichiarano “moderatamente soddisfatte ma non ancora tranquille che la situazione venga risolta”.

Ma se l’assessorato non farà fede agli impegni assunti promettono di continuare “nel percorso di mobilitazione”.  

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