L’abbraccio di Porto Torres ad Antonio e Gavino Puledda, padre e figlio morti sulla provinciale 15
Un momento di grande commozione a cui hanno partecipato anche i familiari delle vittimePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Poche parole, sguardi bassi, molte le lacrime e gli abbracci. Un rito collettivo che ieri sera ha visto tanti giovani raccogliersi davanti al locale “La Locomotiva di Tyson”, in via Sassari, nel centro urbano di Porto Torres. Insieme hanno ricordato Antonio e Gavino Puledda, padre e figlio di 47 e 20 anni che, venerdì 22 novembre hanno perso la vita nel terribile frontale sulla provinciale Sassari-Ittiri.
Un flash mob voluto dagli amici e condiviso da mamma Antonella, la figlia Siria e da Luigi, il figlio minore. Hanno partecipato con dolore ad un momento di grande commozione. Sono stati in tanti a partecipare ad un abbraccio collettivo, ragazzi e ragazze, uomini e donne di una comunità che ha mostrato solidarietà e affetto per una famiglia colpita da un grave lutto. C’erano gli atleti e i dirigenti della Ale Castiglia, la squadra dove giocava Gavino nel ruolo di portiere, ma c’erano pure i compagni di squadra del settore giovanile del Porto Torres Calcio, dove milita il fratello Luigi, insieme a parenti e amici hanno vita ad un abbraccio collettivo.
Fuochi d’artificio hanno illuminato il cielo, dove le lanterne accese sono state rilasciate in segno di speranza. Tutti indossavano la maglia, bianca o nera, con stampate le immagini delle vittime, il loro sorriso dentro un grande cuore, i loro nomi impressi sulla schiena. E poi i palloncini. Non c’è pace per quella morte così prematura. Così come è difficile accettare che Gildo, questo il nome noto a molti del muratore originario di Ittiri, non sia più tra gli amici a scherzare a raccontare storie, come in un giorno di festa. Neppure Siria, la figlia maggiore potrà dimenticare che il suo 25esimo compleanno è stato sconvolto dalla terribile tragedia che le ha portato via un padre e un fratello.
«Quello che mi piace sottolineare, in questa grande dramma che ci ha scosso tutti, - commenta Tore Cabitta, parente delle vittime - è la grande generosità e umanità manifestata dalla città di Porto Torres che, ancora una volta, ha risposto prontamente ad una situazione di difficoltà, mostrando un grande cuore». Le salme di Gildo e Gavino verranno cremate secondo il volere della famiglia che ha scelto di non celebrare i funerali.