Dopo l'ordinanza emessa dal sindaco di Porto Torres a Egas e Abbanoa con la quale impone ai due enti di prendere in gestione il sistema idrico nell'isola dell'Asinara, Abbanoa risponde con un duro comunicato.

Il primo cittadino, Sean Wheeler, ha scritto: "È scaduto definitivamente il tempo dei giochi e dei rimpalli - Così ho dovuto usare questo strumento per far fronte alla situazione di emergenza puntualmente causata dalle inadempienze sia di Egas che di Abbanoa e ribadire nero su bianco le azioni che da oggi i due enti e la Regione dovranno compiere".

"Abbanoa - ha aggiunto dettando i tempi - entro 10 giorni si deve prendere in carico tutte le condotte della rete idrica e fognaria e degli impianti e infrastrutture connesse, eseguendo tutti gli adempimenti e le attività necessarie per la gestione del servizio e assicurando immediatamente l'erogazione" e, in caso di inadempienza, "il presidente (della Regione, ndr) Pigliaru dovrà esercitare i poteri sostitutivi nominando un commissario ad acta".

Dal canto suo, Abbanoa ora risponde definendo l'ordinanza, che definisce "uno scaricabarile" come "la palese dimostrazione dell’incapacità, ormai manifesta, di gestire un gioiello ambientale qual è l’Asinara. Da anni l’Amministrazione ha in mano un finanziamento di oltre tre milioni di euro utili per risolvere le gravi criticità del sistema idrico e fognario dell’Isola-Parco, ma ad oggi, di quel finanziamento non è stato investito neanche un euro. Manca perfino una bozza di progetto preliminare che indichi con quali idee si voglia realizzare un sistema idrico-fognario-depurativo adeguato, con quali priorità e soprattutto con quali interventi urgenti".

La società, inoltre, anticipa di aver dato mandato ai propri legali di chiedere "l’immediato annullamento in autotutela del provvedimento, con la messa in mora del Comune. Qualora il sindaco non dovesse procedere alla revoca, è pronto il ricorso al Tar".

(Unioneonline/s.s.)
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