L'amore al tempo dei migranti: Ethel e Philip sposi a Porto Torres
Sfuggire ai terroristi di Boko Haram in Nigeria, sfidare le violenze dei trafficanti di esseri umani sulle rotte dei migranti, sopravvivere al deserto per giurarsi fedeltà e formare una famiglia in Sardegna lontano dalla guerra.
È la storia di due giovani nigeriani “promessi sposi” richiedenti asilo, Ethel Agharanya e Philip Ayodele Olorunfemi, 37 anni lei e 35 lui ospitati nel centro di prima accoglienza di Li Lioni a Porto Torres, che hanno coronato il proprio sogno nella sala del municipio del Comune turritano.
Il loro, però, è stato un matrimonio “speciale”: al rito civile celebrato dal sindaco Sean Wheeler è seguita la liturgia evangelica officiata da Gavino Sanna nella doppia veste di pastore della chiesa protestante e di testimone dello sposo.
Sbarcati nel porto di Cagliari e da qui trasferiti a Porto Torres il 24 agosto del 2015 Philip e, il 3 settembre dello stesso anno Ethel, si sono conosciuti presso la struttura di accoglienza Li Lioni. Lì si sono frequentati e subito innamorati ormai distanti migliaia di chilometri dai soprusi e dalle violenze
La loro storia è stata raccontata da Franco Ferrandu nel Tg di Videolina.