«L’Asinara è un paradiso naturalistico e un luogo dalla storia millenaria abbandonato a se stesso la cui proprietà è quasi totalmente in mano della Regione. Confidiamo nella recentissima nomina di un commissario, ma l’assenza settennale di un presidente per il Parco Nazionale, unita alla quasi totalità della proprietà non in capo al Comune, non permette alla mia amministrazione di concretizzare una pianificazione condivisa». Parole del sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, intervenuto al convegno, tenutosi a Roma, dal titolo “Le isole carcere: storia, attualità, prospettive”, promosso dall’Osservatorio dell’Eurispes sull’Insularità al quale hanno preso parte anche il Ministro per la Protezione civile e le politiche del Mare, Nello Musumeci, il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e l’onorevole Paola Serracchiani.

«Il rilancio di immobili e spazi lasciati dalle carceri andrebbe previsto a monte, così come l’opportunità di rivedere la struttura carceraria sarebbe dovuta essere discussa a suo tempo, prima di dismetterla - aggiunge Mulas - perché dopo venti anni di abbandono il deterioramento prende il sopravvento».

Massimo Mulas, sindaco di Porto Torres (foto Pala)
Massimo Mulas, sindaco di Porto Torres (foto Pala)
Massimo Mulas, sindaco di Porto Torres (foto Pala)

Nella trasformazione delle idee in progetti, per il primo cittadino, resta soltanto il supporto di Ancim ed Ente Parco, perché alla stessa Conservatoria delle Coste della Sardegna, gestore della gran parte degli immobili, non vengono assegnate risorse. «Contiamo di mettere in cantiere e attuare progetti nei prossimi anni - prosegue il sindaco - grazie all’opportunità di investire risorse che dovranno pervenire da Governo e Regione; un’impresa notevole, si tratta di recuperare ciò che non è stato possibile fare finora ma ci impegneremo al massimo per rilanciare un’isola che è un luogo della memoria della intera Sardegna».

© Riproduzione riservata