Non si chiamerà più piazza Nuova, piazza Grande o Centrale o altre denominazioni più o meno di fantasia. Ma la piazza di nuova costruzione a Castelsardo che risultava priva di nome, è ora denominata “Piazza Maestro di Castelsardo”.

Arrivata l’ufficialità. Dove ora insiste la piazza, erano presenti le vecchie ed ora demolite, scuole elementari intitolate al Maestro di Castelsardo, ora confluite nella scuola primaria nell’Istituto comprensivo Eleonora d'Arborea. Il Maestro da più parti è considerato l’esponente qualitativamente più alto della pittura in Sardegna. Fu esponente della pittura sardo-iberica, di carattere gotico in cui sono presenti alcune novità del rinascimento italiano. La piazza, che si trova nel centro della città, è un luogo di grande importanza sociale e culturale.

È un luogo di incontro e di aggregazione, dove si svolgono eventi pubblici e manifestazioni culturali. Intitolarla al Maestro di Castelsardo è un modo per ricordare e valorizzare la sua figura e la sua opera. L’anonimo pittore fu denominato il Maestro di Castelsardo dal critico Carlo Aru nel 1926 basandosi sulla sua opera della cattedrale di Castelsardo.

Realizzò inoltre in Sardegna il Retablo della Porziuncola e quello di Santa Rosalia a Cagliari, il Retablo della Trinità a Saccargia e il Retablo di Tuili nel 1489. Altre tavole di retabli sono conservate a Barcellona nel Museu Nacional d'art de Catalunya e in una collezione privata, altre ancora nel Museo Fesch di Ajaccio e una Madonna con Bambino in trono, angeli e donatori nel Birmingham Museum and Art Gallery di Birmingham.

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