Imprenditore sequestrato ad Alghero: Iacono si è avvalso della facoltà di non rispondere
Scena muta in Tribunale a Sassari durante l’interrogatorio di garanzia. Il 32enne, al momento, resta in carcere a BancaliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dimitri Iacono, arrestato nei giorni scorsi per estorsione ad Alghero, si è avvalso della facoltà di non rispondere, stamattina in tribunale a Sassari, davanti al gip Giuseppe Grotteria durante l'interrogatorio di garanzia. Gli avvocati Elias Vacca e Marco Salaris si sono riservati di produrre una memoria in merito alla custodia cautelare dell'indagato che, al momento, resta in carcere a Bancali.
Il 32enne è accusato di aver sequestrato, minacciato e picchiato nei giorni scorsi un imprenditore del settore nautico della città catalana, insieme a un parente 16enne, e di avergli chiesto 50mila euro. In più avrebbero sparato con una pistola calibro 9 contro l'autovettura per rafforzare l'intimidazione.
L'imprenditore 43enne avrebbe consegnato loro 10mila euro e solo in un secondo momento gli agenti della squadra mobile sarebbero venuti a conoscenza dell'episodio procedendo con le indagini e gli arresti. Iacono aveva scontato già 10 anni su 14 in carcere come complice nell'omicidio di Agostino Salis, ucciso a bastonate nella borgata di Maristella nel 2014.