Dai 20-30 studenti del 2014 negli istituti di Alghero e Tempio, ai 70 di oggi che riguardano anche Sassari, Nuoro, altre sedi regionali e italiane. Un decennio di espansione per il Polo Universitario Penitenziario (PUP) dell'Ateneo di Sassari, come sottolineato questa mattina in Aula Magna nell'evento che ha celebrato il decennale.

Il PUP di Sassari è all'avanguardia in Italia come numeri e servizi. Basti dire che i detenuti-studenti sfiorano il 6% rispetto alla media nazionale del 2% e nella casa di reclusione di Tempio sono intorno al 16% mentre in quella di Alghero hanno punte del 10%. Nell'ultimo quinquennio sono stati 20 i laureati.

I corsi di laurea più gettonati sono Agraria, Scienze dell'Uomo e della Formazione, Scienze Umanistiche e Sociali e Giurisprudenza. Due i progetti lanciati nel corrente anno accademico: uno culturale denominato LiberArte e uno più applicativo sull'Agricoltura Sociale.

Questa mattina è stato anche firmato il terzo protocollo d'intesa per il trienno 2024-2027 alla presenza dei vertici degli enti coinvolti: Università di Sassari, Provveditorato per l'amministrazione penitenziaria (Prap Sardegna), Ufficio interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna (Uiepe Sardegna), Centro Giustizia Minorile di Cagliari (Cgm) e per la prima volta l'Ersu di Sassari che garantirà due posti letto e 240 pasti l'anno agli studenti che escono dal carcere e vogliono proseguire gli studi.

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