Il Parco nazionale dell’Asinara approva il bilancio di previsione per l’annualità 2022 di circa 14 milioni di euro. Quasi 2 milioni di finanziamenti arrivano dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per il funzionamento ordinario del Parco e dell’Area marina protetta, il resto deriva dall’attività progettuale dell’Ente sui bandi europei, ministeriali e regionali.

I principali obiettivi gestionali sono raggruppati in tre macroaree strategiche d’indirizzo che riguardano: la conservazione dell’ambiente, l’educazione ambientale e alla sostenibilità, la progettazione comunitaria. Tra le attività previste l’aggiornamento del Piano del Parco in collaborazione con l’Università di Sassari; l’attuazione dei piani di azione della Carta europea del turismo sostenibile nelle aree protette per la fase 2 e il monitoraggio scientifico delle risorse naturali.

Per l’area marina protetta si prevedono attività di monitoraggio sulla pesca grazie ad un finanziamento Masaf, Ministero dell’agricoltura e sovranità alimentare, e le attività di educazione ambientale e di ricerca scientifica con i progetti dei “Laboratori della conoscenza” e “Fish & cheap”. La maggior parte delle risorse, pari a quasi 9 milioni di euro, sono destinate agli interventi sulle opere pubbliche, approdi e boe d’ormeggio, oltre a diversi interventi sull’efficientamento energetico con fondi del Ministero dell’Ambiente attraverso il bando “Parchi per il clima” sul patrimonio immobiliare in uso al Parco, sui sentieri e l’ottimizzazione dell’uso delle risorse idriche e energetiche in collaborazione con Enea.

Tra i progetti comunitari, si ricordano: Sea Forest Life, sull’habitat a Posidonia oceanica; Strong Sea Life sull’attività di pesca; Life Pinna per il ripopolamento di Pinna nobilis; Life A-mar sulla promozione delle aree Sic marine.

La commissaria straordinaria del Parco, Gabriela Scanu ha espesso soddisfazione: «Vogliamo rendere l’Asinara più fruibile, più efficiente e più sostenibile, non solo per rafforzare il suo ruolo di eccellenza ambientale e paesaggistica, ma anche per contribuire in modo attivo allo sviluppo socio-economico dell’area vasta del Golfo dell’Asinara».

Per il direttore Vittorio Gazale «anche nel nuovo bilancio rimane importante la voce che  riguarda il monitoraggio scientifico per valutare lo stato di conservazione delle risorse naturali, della flora, della vegetazione e della fauna presente sull’isola».

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