«Sassari è in pericolo». Così Manuel Pirino, referente di Generazione Sassari, lista che parteciperà con il candidato sindaco Mariano Brianda alle Comunali, inizia una lettera rivolta alla comunità lgbtqia+. «Il devastante governo cittadino del sindaco uscente Campus - commenta - ci ha isolati o addirittura ha inasprito l’allontanamento dalla nostra città e dalla nostra Isola».

Pirino ritiene che Nicola Lucchi, in corsa per Palazzo Ducale coi Civici, «è solo il sistema Campus che cambia nome». Ribadendo l’importanza di eleggere dei consiglieri della lista afferma: «È una forte rivendicazione delle nostre priorità che per troppo tempo abbiamo delegato ad altri».

Il discorso si sposta poi su quanto accaduto alle ultime Regionali. «Abbiamo cercato di presentare una lista - riferisce - ma la volontà politica di alcune correnti di quel centrosinistra ce lo ha impedito». E racconta di un passaggio tecnico promesso da Alleanza Verdi Sinistra, per non raccogliere le firme. «Il passaggio tecnico si sarebbe potuto fare – dichiara Pirino - pagando una sorta di lascia passare di 5.500 euro. Così mi riferì allora il portavoce nazionale del partito Gay LGBt, giustificando questa richiesta come una sorta di pre-difesa nel caso in cui si sarebbe paventata l’idea di un ricorso al Tar». Poi l’attacco: «Questa alleanza è venuta meno per le pressioni di alcuni personaggi, che volevano tenerci silenziosi, legati a doppio giro di corda per poi ripetere lo stesso scherzo delle elezioni regionali.  Il corto circuito è stato fatto scattare dal M5S». E a proposito delle Comunali il giudizio è netto. «Su Sassari si è consumato il tradimento verso Gianfranco Ganau in favore di Giuseppe Mascia, che rappresenta un’opposizione inesistente alla giunta Campus». E invita a votare per la coalizione della Costituente per Sassari di Brianda per la quale ha rinunciato a correre come sindaco. «La mia iniziale candidatura - riflette rifacendosi alla sua vita di gay «alla luce del sole» - rappresentava un evento storico. Questa idea, decisamente irriverente, ha disturbato  i piani personali di qualcuno, così da creare volutamente una rottura politica che ha portato a oltre due mesi di silenzio e non considerazione di tutti quegli elettori che sino a qualche settimana prima erano “voti preziosi”». Da qui l’evoluzione di Generazione Sassari e la decisione di proseguire con il progetto politico «per dimostrare che è possibile vivere anche a Sassari una vita lgbtqia+ di uguaglianza, di inclusione, di amore, di pace, di carità e solidarietà».

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