Fosso della Noce, dal Cnr accuse al Comune: «Nessuna condivisione sul progetto»
Non si placa la polemica sulle modalità di intervento per affrontare il rischio idrogeologico nell’area est di SassariPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sul progetto del Fosso della Noce il Comune di Sassari dimostra «una totale mancanza di capacità di dialogo e di progettazione partecipata» e ha creato una «contrapposizione francamente inspiegabile e fuori luogo».
Non si placa la polemica tra ricercatori di Cnr e Università, da una parte, e l’amministrazione guidata da Nanni Campus dall’altra. Al centro di quello che ormai è diventato uno scontro ci sono i programmati interventi contro il rischio idraulico dell’area a est della città. Il 13 febbraio si è svolto un incontro che doveva essere chiarificatore (QUI LA NOTIZIA). Invece ha aumentato le distanze tra le posizioni.
Quel giorno al tavolo c’erano Pierpaolo Duce, dirigente di ricerca del Cnr, e Simone Mereu, ricercatore, che già il 25 gennaio con altri esperti avevano inviato una lettera rendendosi «disponibili, come studiosi e cittadini, a partecipare a un tavolo di confronto con l’amministrazione comunale, al solo scopo di contribuire a migliorare l’efficacia dell’intervento».
Il 13 febbraio il Comune ha diramato una nota che li ha infastiditi. «È sembrato che l’unico obiettivo dell’amministrazione fosse quello di produrre e diffondere, nelle ore immediatamente successive all’incontro, un comunicato stampa per dire che i ricercatori non avevano proposte alternative e che il progetto poteva procedere senza intoppi», scrivono oggi.
Ai due ricercatori «appare evidente che il “momento giusto” per confrontarsi e discutere concretamente nel quadro di un superiore interesse pubblico non fosse ovviamente quello dell’incontro tecnico del 13 febbraio, ma nei mesi precedenti allo studio di fattibilità tecnico-economica». Il resoconto della riunione del 13, per Duce e Mereu, è stato «distorto e unilaterale» e viene denunciata «una totale mancanza di capacità di dialogo e di progettazione partecipata che invece sono le modalità che stanno fornendo degli ottimi risultati nei territori e nei comuni che le promuovono».
(Unioneonline)