"Fermati! Apri e denuncia": conclusa a Mores la campagna antiviolenza
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Un disegno grafico per dire no alla violenza di genere, per diffondere il messaggio che di fronte a qualsiasi comportamento di prevaricazione nei confronti delle donne, questo deve essere denunciato. Si è conclusa nei giorni scorsi la campagna di sensibilizzazione giunta fino al paese di Mores dove a cura del Cav-Centro antiviolenza Spazio Donna - presso i giardini laterali alla chiesa di Santa Caterina, è stato inaugurato il cartello con la scritta "Fermati! Apri e denuncia", realizzato da Leonardo Meloni, progettista grafico. Alla presentazione, promossa dall'associazione Litteras - antigas hanno partecipato esponenti dell'amministrazione comunale, l'assistente sociale, il parroco e la comunità. La campagna promossa nell'ambito del Plus Distretto Sanitario di Ozieri, nei mesi tra aprile e maggio ha consentito di installare presso i Comuni di Anela, Ardara, Bono, Bultei, Burgos, Esporlatu, Mores e Pattada, otto “cartelli di sensibilizzazione”. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della violenza, degli stereotipi e della discriminazione di genere, servendosi di due segnali tangibili: la “porta dipinta” e la “cartellonistica di sensibilizzazione” che ogni Comune del Distretto condivide e chiede fortemente al fine di tenere sempre presente questa grave violazione dei diritti umani.«Questo progetto unisce la forza della tradizione sarda alla sensibilizzazione sulla violenza di genere, celebrando la resilienza ed il ruolo determinante delle donne. Ruolo che in situazioni di prevaricazione fisica e verbale può essere ridotto se non addirittura annullato», ha detto il grafico Meloni.