La grave crisi idrica che ha colpito le località Rocca Ruja-Capo Falcone è al centro dei contrasti tra Abbanoa e il Comune di Stintino.

Sul piede di guerra la sindaca del paese turistico, Rita Vallebella che, nero su bianco, ha scritto una lettera indirizzata ad Abbanoa, per replicare alla posizione di mancato intervento di autobotti per garantire l’approvvigionamento dell’acqua, sostenendo che «i disservizi degli ultimi giorni sono dovuti esclusivamente a problemi nelle reti idriche private del villaggio che non sono mai state consegnate ad Abbanoa per la loro gestione».

Nella settimana dal 29 giugno al 6 luglio, la zona di Capo Falcone è rimasta a secco a causa di un guasto che ha comportato l'interruzione dell'approvvigionamento idrico. Il Comune era stato costretto ad intervenire con il servizio delle autobotti dopo che la richiesta di intervento da parte di Abbanoa era stata disattesa.

Il primo cittadino, a seguito della documentazione riscontrata dagli uffici comunali, ha rilevato che «la vecchia rete del Comprensorio “Capo Falcone” è ad oggi ancora provvisoriamente in carico ad Abbanoa, la quale, infatti, gestisce regolarmente il servizio commerciale e provvede alla fatturazione dei consumi per ciascun condominio presente nel villaggio».

La “provvisorietà” delle gestione di Abbanoa della vecchia rete, come sottolineato nella missiva inviata anche ad Egas e al Prefetto di Sassari, si interromperà solo quando prenderà in carico la nuova rete idrica realizzata da Turisarda srl, collaudata dal Comune alla presenza del tecnico della società gestore unico.

«Vista la situazione di emergenza e le condizioni di vetustà della attuale rete idrica, non più idonea a garantire una corretta erogazione del servizio idrico – sottolinea Rita Vallebella – e l’altissimo rischio di interruzione del servizio, con i conseguenti danni alla popolazione esposta a gravi pericoli igienico-sanitari, chiedo di provvedere immediatamente alla presa in carico della nuova rete idrica così come collaudata».

In caso contrario la sindaca si riserva di assumere ogni provvedimento contingibile ed urgente diretto all’attivazione d’imperio della nuova condotta idrica a tutela dell’igiene e salute pubblica.

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